Risultato della ricerca: antonio politano
fender81
self portait titolo suggerito da antonio! che già in passato mi aveva illuminato!
leonardo_lb
...Paolina Bonaparte,sorella di Napoleone,raffigurata in una scultura a grandezza naturale,immortalata dallo Scultore Antonio Canova,nel 1805,nella celebre statua di Venere Vincitrice,un nudo femminile che ai tempi suscito' molto scalpore...A Villa Borghese,a Roma.
acciuga12
centinaia di persone assiepate sulla spiaggia, sui tetti, ai ristoranti per la festa del patrone del borgo, S. Antonio. Per l\'illuminazione ho usufruito di un flash molto potente, i fuochi d\'artificio.
fender81
titolo inconsapevolmente suggerito da Antonio (Gian_dudu
JohnnyDep
La piccola chiesetta del santuario rupestre di S. Antonio da Padova sorge a strapiombo sul mare in un luogo incantevole di Milazzo, la baia di Sant’Antonio.
antoniomichelino
Riflessi in città.Foto irripetibile perché il palazzo che riflette l\'immagine è stato ristrutturato e non è più possibile ripetere la stessa foto
en.giuliani
Giovanni Antonio Canal, meglio conosciuto come il Canaletto (Venezia, 17 o 18 ottobre 1697 – Venezia, 19 aprile 1768), è stato un pittore e incisore italiano, noto soprattutto come vedutista. I suoi quadri risultavano dall\'attenta resa atmosferica, dalla scelta di precise condizioni di luce per ogni particolare momento della giornata e da un\'indagine condotta con criteri di scientifica oggettività, in concomitanza col maggiore momento di diffusione delle idee razionalistiche dell\'Illuminismo. Insistendo sul valore matematico della prospettiva, l\'artista, per dipingere le sue opere si avvaleva talvolta della camera ottica. (da Wikipedia)
AntonioLimardi
Ripropongo la foto già postata ma con il riso che ormai è nato ed è in attesa di maturare. Lungo la strada che da Castellazzo Novarese conduce a Casaleggio, in aperta campagna, si possono osservare i ruderi di un'antica chiesa dedicata a Sant'Antonio Abate(Santo protettore degli animali, tanto da essere solitamente raffigurato con accanto un maiale che reca al collo una campanella). Si tratta di una chiesa a tre navate ,isolata nella campagna, perciò non ubicata al diretto servizio di un centro abitato, dotata di torre campanaria, particolare non comune per gli oratori campestri. Forse in origine erano annessi ambienti per l’ospitalità di viandanti e pellegrini o come dice la leggenda era la chiesa parrocchiale di un paese che ormai non esiste più, abbandonato quando i feudatari del territorio decisero di spostare la loro Signoria a Castellazzo, dove eressero il Castello. Tutti dovettero abbandonare le loro case ed anche il parroco la sua chiesa. Quest'ultimo, persona avarissima, non riuscì più a trovare il gruzzolo di monete d'oro che aveva nascosto ed è per questo che...in alcune notti, si odono pianti disperati tra i ruderi della chiesa: è il fantasma del Prevosto alla frenetica ricerca del gruzzolo di monete!
danilodld
Costruita dai benedettini tra il XII o XIII secolo, e successivamente rimaneggiata, sorge in una spettacolare posizione panoramica sul crinale di una collina che vede da una parte il mare e dall'altra l'entroterra, ed è parte di un recinto chiuso che ha sul retro un camposanto. La chiesa, in stile romanico, presenta un portale gotico del XIV secolo.
paolopartipilo
Magico tramonto sui Monti Dauni
xenofontis
Uno degli incontri in natura che mi emoziona sempre tantissimo.
GIUSEPPE.MAZZINI
Il Puente Nuevo (pronuncia spagnola, "Ponte Nuovo") è il più nuovo e più largo ponte che sovrasta il burrone di 120 metri (chiamato "el Tajo") il fiume Guadalevin e separa in due la città di Ronda nel sud della Spagna. E l'attrazione più famosa di Ronda - Spagna, un incredibile ponte che offre viste mozzafiato delle montagne circostanti e della profonda gola sottostante. L'architetto fu José Martin de Aldehuela, che morì a Malaga nel 1802. Il capo-costruttore fu Juan Antonio Díaz Machuca.
xenofontis
Altra foto della giovane civetta che ha dato spettacolo.....
cirro71
Conosciuta dai padovani semplicemente come il Santo, è una delle più grandi chiese del mondo ed è visitata annualmente da oltre sei milioni di pellegrini, che ne fanno uno dei santuari più venerati del mondo cristiano. Non è comunque la cattedrale patavina, titolo che spetta al duomo. In essa sono custodite le reliquie di sant\'Antonio di Padova. Ha la dignità di basilica pontificia e la sua amministrazione spetta alla stessa Santa Sede, pur senza godere del diritto di extraterritorialità. (tratto da Wikipedia)
AntonioLimardi
Lungo la strada che da Castellazzo Novarese conduce a Casaleggio, in aperta campagna, si possono osservare i ruderi di un'antica chiesa dedicata a Sant'Antonio Abate(Santo protettore degli animali, tanto da essere solitamente raffigurato con accanto un maiale che reca al collo una campanella). Si tratta di una chiesa a tre navate ,isolata nella campagna, perciò non ubicata al diretto servizio di un centro abitato, dotata di torre campanaria, particolare non comune per gli oratori campestri. Forse in origine erano annessi ambienti per l’ospitalità di viandanti e pellegrini o come dice la leggenda era la chiesa parrocchiale di un paese che ormai non esiste più, abbandonato quando i feudatari del territorio decisero di spostare la loro Signoria a Castellazzo, dove eressero il Castello. Tutti dovettero abbandonare le loro case ed anche il parroco la sua chiesa. Quest'ultimo, persona avarissima, non riusci' piu' a trovare il gruzzolo di monete d'oro che aveva nascosto ed e' per questo che...in alcune notti, si odono pianti disperati tra i ruderi della chiesa: e' il fantasma del Prevosto alla frenetica ricerca del gruzzolo di monete!
albertobrevi
Come il "Flauto magico" di Mozart, la pastorella di Doverio viene seguita da un nutrito gregge di pecore, in solitario alpeggio sulle rive dell'affascinante e immenso Lago Picol (2.378), uno dei bacini naturali alpini più importanti del bresciano.
steve17
Roma, San Pietro, festa di S.Antonio, benedizione degli animali
Paolo_Squizzato
"La Specola di Padova è la sede dell'antico osservatorio astronomico dell'Università di Padova: è posta sull'antica Torlonga del Castello di Padova, la maggiore delle due torri dell'antico Castello di Padova. È alta 49,59 m che con l'antenna parafulmine arriva a 53,30 m."...." La Torlonga era un'antica torre di difesa, edificata nel IX secolo d.C. Fu risistemata da Ezzelino III da Romano nel XIII secolo ed è legata alla sua fama di crudeltà: fu infatti prigione e sala di tortura per i nemici del tiranno. Caduto il tiranno, il castello fu abbandonato. Nella seconda metà del Trecento i nuovi signori di Padova, i Carraresi, edificarono il nuovo castello, sui resti del preesistente in parallelo al Bacchiglione. In una antica veduta della città di Padova è raffigurato colorato a quadri bianchi e rossi (Giusto de' Mennabuoi nella Basilica di Sant'Antonio di Padova). Con la costruzione delle mura cinquecentesche il castello e la torlonga persero la loro funzione militare e caddero in abbandono. Infatti nel Settecento l'antica fortezza, in gran parte cadente, veniva chiamata "Castel Vecchio", e da tempo era stata destinata a magazzino di granaglie, di paglia, di fieno, deposito di armi e munizioni. Nel 1761 il senato veneziano decretò l'istituzione di un osservatorio astronomico per l'Università padovana. Il progetto fu voluto dall'abate Giuseppe Toaldo che assieme all'architetto Domenico Cerato di Vicenza utilizzò l'esistente torrione, aggiungendovi alla sommità la sala di accesso alle torrette d'osservazione." - Fonte Wikipedia